- Didascalia: L’immagine riproduce la seconda pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Renato Peyrot allo zio.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13 - Testo dell'immagine:
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rete sempre vicini quando avrà bisogno di
aiuto. Fatele coraggio e non lasciate che si
abbatta.-
Non lascio nessuna fidanzata: voi eravate
tutto per me e tutti vi ho amato tanto tanto:
per questo mi spiace lasciarvi.
Ho fatto il mio esame di coscienza: credo di
poter morire tranquillamente fiducioso nella
bontà di Dio?.
Spero, come ho già detto a Lilj, di avere il
conforto di un pastore al supremo istante. An-
che se non l’avrò pregherò da solo e non treme-
rò. Sono morti molti uomini illustri ed infini-
tamente più utili di me, io sono in confronto
un granello di polvere e non vale la pena di
affliggersi tanto per me.
Lascio a te di salutare tanto lo zio Jean,
la zia Susanna, i nonni Dodo, Emilio, Cey, Gui-
do, Ester e la cugina Paolina. Vi penso tutti
e tutti vi abbraccio. A te un forte particolare
abbraccio
tuo Renato
Questa lettera è composta da 2 pagine.
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