Lettera di Eusebio Giambone (Franco) alla Moglie scritta in data 3-04-1944 da Carcere giudiziario di Torino

  • Didascalia: L’immagine riproduce la terza pagina della trascrizione a macchina della lettera scritta da Eusebio Giambone alla moglie Luisetta, il giorno della sua condanna a morte. Nell’angolo in alto a sinistra si leggono il nome del partigiano caduto ed il numero 3, scritti a mano con una penna blu. Alla fine del secondo paragrafo c’è una nota (probabilmente del trascrittore) che rimanda ad una frase in fondo alla pagina scritta a mano, con una penna blu di tonalità più chiara.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
  • Testo dell'immagine:
    [Pagina 3]

    schiera di innumerevoli combattenti della Liber-
    tà con il terrore ? Essi si sbagliano ! Ma non
    credo che essi si facciano queste illusioni: es-
    si sanno certamente di non poter arrestare il
    corso normale degli avvenimenti, ma agiscono con
    il terrore per prolungare il più possibile il
    momento della resa dei conti.-
    Ad ogni modo siamo una famiglia predestinata a
    dare tutto per la causa: io oggi, come prima Vita-
    le sul campo di battaglia.- (I)
    E’ venuto in questo momento il sacerdote col
    quale ho discusso a lungo: é afflitto perché non
    ho voluto confessarmi, poiché non sono un credente
    sarebbe stata da parte mia una incorrettezza il
    confessarmi, ma mi pare tanto un bravo uomo che
    gli ho chiesto di venir a trovarti perché ti con-
    fermasse a voce come veramente mi ha visto tran-
    quillo.-
    Forse ti pappaio un po’ egoista quando ti
    parlo solo della mia calma, della mia serenità,
    del mio Ideale per il quale sto per dare la vita,
    ma tu lo sai che ciò non é, tu sai – mia adora-
    ta Luisa, che col mio Ideale si confonde l’amore
    per te e Gisella con l’amore per l’Umanità in-
    tera, e se, come ti ho detto, mi dispiace mori-
    re é perché non potrò più godere del vostro af-
    fetto, é perché mi addoloro del vostro dolore.

    (I) Suo fratello, caduto in Spagna, combattendo contro
    i franchisti.

Questa lettera è composta da 7 pagine.
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