- Didascalia: L’immagine riproduce la prima pagina della trascrizione a macchina della lettera scritta da Eusebio Giambone alla moglie Luisetta, il giorno della sua condanna a morte. In alto vi sono alcuni brevi cenni biografici sul partigiano caduto, cancellati con quattro righe oblique, tracciate a mano con una penna nera.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12 - Testo dell'immagine:
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EUSEBIO GIAMBONE
(Franco)
Nato a Camagna Monferrato il 1. maggio 1903
Fucilato al Poligono del Martinetto di Torino
il 5.4.1944 – Operaio
Torino – Carcere Giudiziario
Lunedì, 3.4aprile. - ore 22
Cara adorata Luisetta,
le cose che vorrei dirti sono tante che
non so dove cominciare, nella mia testa vi é
una ridda di pensieri che potrei esprimerti
bene solo a voce, pur essendo calmo, cercherò
di coordinare per esprimerti esattamente tutto
ciò che penso e il mio vero stato d’animo in
questo momento.
Sono calmo, estremamente calmo, non avrei
mai creduto che si potesse guardare la morte
con tanta calma, non indifferenza, che anzi
mi dispiace molto morire, ma ripeto sono tran-
quillo.-
Io che, non sono credente, io che non credo
alla vita dell’al di là, mi dispiace morire ma
non ho paura di morire: non ho paura della morte,
Questa lettera è composta da 7 pagine.
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