Lettera di Pietro Ferreira (Pedro) ai Compagni ed amici del P.d.A. scritta in data 22-01-1945 da Carceri di via Asti, Torino

  • Didascalia: L’immagine riproduce la seconda pagina della lettera di Pietro Ferreira ai compagni e agli amici del Partito d’Azione, scritta il giorno prima della sua esecuzione.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea
    Collocazione archivistica: Fondo Agosti, busta A GA 1, fasc. Caduti (Pedro Ferreira)
  • Testo dell'immagine:
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    critico. Le colpe che mi riconosco sono: trascuratezza
    in cui ho lasciato la mia famiglia (trascuratezza però
    non sempre volontaria) e specie recentemente, una
    grande imprudenza. I meriti li Faccio non li enumero
    perché non è mia competenza. Per i miei orienta=
    menti politici ho riconosciuto una sempre mag=
    giore aderenza al pensiero di Gobetti e Rosselli ri=
    elaborato nella recente enunciazione del programma
    del P.d.A.. Poche ore prima di morire formulo a voi
    tutti appartenenti al partito a cui io pure apparten
    go i migliori auguri affinché possiate portare alla
    nuova Italia di domani quella massa di energie
    sane e libere, tanto necessarie per la rigenerazione
    del Paese – Ma la calma e la serenità che io pro=
    vo in questo tragico momento derivano anche e soprattutto
    dal fatto che non sento in cuor mio nessun rancore
    e non mi sento animato da nessun senso di im=
    potente vendetta contro nessuno quantunque la
    mia cattura, e conseguentemente la mia cattura mor=
    te siano avvenute solo ad opera di un vile agente
    provocatore. Egli però sarà domani serenamente giu=
    dicato dalla giustizia umana e, se non da questa,
    certamente da quella divina. Dico "serenamente"
    perché la nuova Italia di domani non dovrà mac=
    chiarsi dei crimini di cui oggi si macchia la Repub=
    blica Sociale Italiana con giudicare affrettatamente e in
    massa senza tenere in alcun conto l’uomo e vedendo
    soltanto il nemico da sopprimere. Anche fra le per=
    sonalità e i funzionari repubblicani vi sono degli ele"
    menti che, pur considerati nemici, dovranno domani
    essere trattati colla massima considerazione e il mas=
    simo rispetto esaminando il bene che hanno fatto
    come uomini in contrapposizione al male che
    gli potrete attribuire per il fatto ch’essi hanno appar=
    tenuto ad associazioni od enti della repubblica sociale.

Questa lettera è composta da 4 pagine.
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