- Didascalia: L’immagine riproduce la seconda facciata della lettera scritta da Zeffirino Ballardini al padre, dal carcere di Edolo, tre giorni prima di essere ucciso.
Il documento è scritto con una penna blu su un foglio a righe che sembra strappato da un block-notes.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario. -
Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945 - Testo dell'immagine:
[Retro]
libero arbitrio e facendoci conoscere la Sua divina legge.
Il grado di osservanza di questa deciderà del premio o
del castigo, deciderà dell’ammissione o meno a
godere della eterna beatitudine. Iddio è buono con noi;
ci dà un grande mezzo per ritornare a Lui, ci perdona,
se ne siamo realmente pentiti, tutte le offese che
gli abbiamo arrecato rimanendo insensibili di fronte
alla sua Autorità e non rendendogli quegli onori
che solo a Lui, Padrone Assoluto, devono essere
indirizzati. Ascoltate, papà, questa sua voce,
fatelo in mia memoria. Muoio contento, sicuro
che corrisponderete al Divino richiamo, sicuro che
nella nostra famiglia rialeggerà quel palpito d’amore
che deve tenere riuniti tutti i suoi membri.
Assistete la mamma: povera mamma, oltre al
gran dolore della mia perdita, ha ora quello
di Idilia lontana; e saranno finite le sue pene?
accettatele comunque dalla mano di Dio e rassegnatevi
tutti a Lui.
Addio, papà, perdonatemi, baciami Lino e
collocalo al mio posto nel tuo cuore.
Il tuo Zeffirino
Edolo 8.11.1944 – ore 13