- Didascalia: L’immagine riproduce la prima facciata della lettera scritta da Zeffirino Ballardini al padre, dal carcere di Edolo, tre giorni prima di essere ucciso.
Il documento è scritto con una penna blu su un foglio a righe che sembra strappato da un block-notes.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario. -
Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945 - Testo dell'immagine:
[Fronte]
Carissimo papà,
sentendo ormai prossima la mia
fine il mio pensiero corre affettuosamente e dolorosamente
a voi. Sò di darvi un dolore grande; il vostro indefesso
lavoro, i vostri continui sacrifici, le vostre cure premurose
che avete avuto per me in modo speciale di fronte agli
altri figli, non meritavano certo una tale ricompensa.
Vi ho già dato in questi ultimi anni altri dolori, vi ho
causato già tante pene non corrispondendo ai vostri giusti
voleri. Perdonatemi. Dall’aldilà, dal cielo in cui
spero di entrare dopo essermi purificato dalla macchia
delle mie colpe, veglierò su di voi, pregherò Dio di darvi
la grazia della santa completa rassegnazione ai suoi
imperscrutabili disegni. E solo in Dio troverete questa
forza. Vi parlo in nome di quei principi che mi sono
stati inculcati negli anni della mia educazione,
principi dai quali pure io purtroppo mi sono tante
volte allontanato, ma che però ho sempre riconosciuto,
ed ora più che mai riconosco, principi unici di verità. La nostra
vita vera non è la terrena, questo è solo uno
stadio preparativo che Dio c’impone, dotandoci di