Lettera di Ezio Cesarini alla Moglie Enna scritta in data 27-01-1944 da Carceri di Bologna

  • Didascalia: L’immagine riproduce l’originale scritto su un foglio bianco.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
  • Testo dell'immagine:
    [Prima pagina]
    27-1-944
    Caro fratello Mario
    eccomi ad espri-
    merti le mie ultime
    volontà:
    Porta un mazzo di fiori
    alla tomba dei nostri genitori
    Se la mia salma non sarà
    possibile recuperare, l’ani-
    ma mia, come il mio ul-
    timo pensiero va a loro e
    lì troverete il mio spirito
    Dì a Enna che conservi
    quel Cristo lasciato da no-
    stro padre. Quel simbolo di
    sacrificio è mio. Non mi
    [Seconda pagina]
    sono confessato ma ho baciato
    Cristo in croce Il sacerdote
    mi ha concesso ugualmente
    l’assoluzione.
    [mezza pagina è censurata]
    Assisti la mia famiglia
    e ricordami ai buoni
    Baci Tuo fratello Ezio
    [trasversalmente, tra una pagina e la l’altra]
    Avvisa la moglie del Budini via Corticella 160
    [Prima pagina]
    27-1-1944
    Mia adorata Enna,
    negli ultimi istanti
    del grande trapasso ho ancora
    la ventura di indirizzarti al
    mio pensiero.
    Il destino è stato brutale e
    tu devi rassegnarti per il bene dei
    nostri figli. Non avere in nes-
    sun istante paura della mia
    sorte.
    Se in questo momento una
    cosa mi disturba è il pensiero
    per te. Ma sono certo troverai la
    forza per superare questa tetra
    parentesi della nostra vita
    [Seconda pagina]
    Ti sono grato per l’affetto e la
    dolcezza […] durante
    la nostra vita coniugale
    Non rammentare ai
    figli che io sono stato ucciso
    Ciò è perché sono certo
    che vivrò eternamente nei
    loro cuori.
    Se Metello può si rechi
    da Giovanni e porti il mio
    saluto.
    Baci
    Ezio