Lettera di Pietro Ferreira (Pedro) alla Mamma, PapĂ  ed Ico scritta in data 22-01-1945 da Carceri di via Asti, Torino

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della prima pagina dell’ultima lettera di Pietro Ferreira ai genitori e al fratello Ico, scritta la sera prima di morire.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
  • Testo dell'immagine:
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    Dalle carceri di Via Asti Torino,22.1.1945, ore 22

    Carissimi Mamma, Papà, ed Ico,

    quando vi giungerà questa mia let=
    tera sarete già messi a conoscenza della sventu=
    ra che si è abbattuta su di voi. Immagino il vostro
    dolore e la vostra disperazione; immagino le lacri=
    me e la desolazione, ma dopo, quando gli occhi si
    saranno asciugati dal pianto, il singhiozzo vi si sa=
    rà calmato nella gola e non avrete più tremula la
    mano, vi verrà la forza di leggere queste righe.
    Cari, cari, cari miei famigliari, quanti dolori e quante
    pene vi ho procurato in questo miei ventitré anni
    di vita! Quanto vi ho trascurato, quante legittime
    consolazioni non vi ho date; quante delusioni vi
    ho procurate ! Se domattina all’alba, quando im=
    palato davanti al plotone di esecuzione, col volto ir=
    radiato di luce per la voluttà del martirio nel=
    l’attesa del segnale di "fuoco!" un’ombra di tristez=
    za attraverserà lo schermo dei miei pensieri, quest’om=
    bra di tristezza sarà non il rammarico di dover abban=
    donare la vita ventitreenne, ma il pensiero dle
    del dolore che la mia scomparsa procurerà a voi, miei
    cari, miei adorati; ed il rammarico di non aver
    fatto per voi tutto ciò che i miei doveri di figlio
    e di fratello mi imponevano di fare. Ed è per
    questo che poche ore prima che venga messa la parola
    fine a questa mia breve ma intensissima esistenza,
    voglio inginocchiarmi ai vostri piedi Mamma, Papà
    e Ico e chiedervi perdono del male che vi ho fatto
    e del bene che non vi ho procurato.- Mamma, cara
    Mamma, tu tanto buona, tanto cara, tanto dolce, tanto
    modesta e tanto semplice; la tua vita è stata un
    calvario e il tuo cammino un sentiero cosparso di
    sterpi e di spine. Avrei dovuto io metter fine alle tue
    fatiche, ai tuoi dolori, ai tuoi stenti e alle tue pene

Questa lettera è composta da 2 pagine.
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