Lettera di Umberto Ricci (Napoleone) ai Genitori e amici scritta in data 23-08-1944 da Carcere di Ravenna

  • Didascalia: L’immagine riproduce la seconda pagina della lettera scritta a mano da Umberto Ricci in carcere il 23 agosto 1944.
    Il documento è scritto in 2 pagine fronte-retro a matita su carta a quadretti.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia
    Collocazione archivistica: Fondo 28ª brigata Garibaldi
  • Testo dell'immagine:
    [Retro]

    cosa: Vorrei che il corpo fosse restituito ai miei parenti
    e che fosse tumulato vicino a quello di Arrigo e che
    anche Gigi fosse tumulato vicino a noi _
    Saremmo di certo un bel trio O 14 dello stesso
    Ho una febbre da cane. faccio sforzi immensi per
    ragionare e scrivere. È venuto più volte il
    cappellano. Mi ha detto se mi volessi confessare,
    ho risposto di no; comunque ho accettata la
    conversazione da uomo a uomo. Mi sembra
    un buon uomo. Ho riletto gli appunti di ieri
    ora continuo. Vorrei pure che nel marmo
    del mio tombino siano incise queste parole
    - “Qui soltanto il corpo, non l’anima
    ma l’idea _ vive” - dopo di ciò i miei
    amici e parenti aggiungeranno ciò che vogliono
    Ripenso ancora alla forza del mio corpo
    e per simpatia penso alle ragazze che lo
    rifiutarono perché malaticcio! Rivedo
    te, carissima Elsa che tanto mi ai
    amato se pur ingenuamente e puramente
    con disinteresse che mai altra donna
    arrivò a tanto E tu tu più di tutti, f
    di mamma, ora penso. Penso al tremendo
    dolore che ti do Sopportarlo; pensa che tuo
    figlio era un titano, che non ha mai
    pianto, che tutto ha sopportato. Sopporta pure
    te con coraggio, e se puoi ama la mia
    idea perché in essa ritroverai me.
    Ora penso soltanto ad una cosa ed è
    che uccidendo me essi non fermano
    il corso della storia; essa marcia precisa
    ed inesorabile _ Io me ne muoio
    calmo e tranquillo: _ Ma essi che si
    arrogano il diritto saranno tranquilli?