Lettera di Gustavo Capitò (Fermo) alla Moglie e ai figli da Genova

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Testo:

Da parte mia vi è la massima serenità, alcuna illusione. Vedremo
come finirà.

Renatino mio,
studia, sii uomo, sii di conforto alla mamma e a Liliana.
Ti abbraccio

Lili mia, sii brava, fai buona compagnia alla mamma.
Ti abbraccio
papà

Fra qualche giorno avremo il plenilunio, tu vedessi come la luna
rischiara alla notte la mia camerata. Immagina quanto ti ho pensato
e quanto ti penso in queste ore che attendo che il sonno mi vinca.
Ritornerò, Nucci, e guarderemo assieme la luna e rivivremo le
nostre ore felici di tante nostre belle serate. Ci pensi come tutto ci
sembrerà più bello dopo tanta lontananza? Ti stringo forte e ti bacio
tanto. Buon sonno, Nucci. Sogna.
L’immagine riproduce il testo dell’ultima lettera scritta da Gustavo Capitò alla moglie e ai figli.
L’immagine riproduce il testo dell’ultima lettera scritta da Gustavo Capitò alla moglie e ai figli.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Moglie e ai figli,
Località di stesura: Genova
Stato del documento: copia



Collocazione bibliografica:
Mimmo Franzinelli, Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 108