Lettera di Giuseppe Serazzi (Peppino) a Franca da Ghemme (NO)

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Testo:

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Cara Franca,
appena ora posso rispondere alla tua lettera
che tanto mi ha fatto piacere, ti ringrazio tanto delle foto,
ti scrivo in un momento che quei cani nazifascisti non
mi rompono la testa coi loro colpi.
Come forse sai, qui stanno facendo il più grande rastrella=
mento che finora non sia mai stato fatto, sono già 5 divisio=
ni che battono e tutte le ore ne arrivano: cannoni, autoblin=
de, una cosa, cara Franca, che tira i nervi a un punto... in tre
giorni sono stato accerchiato 4 volte, noi in 110, loro un
migliaio, di notte in barca abbiamo attraversato il Lago d’Or=
ta, da quelle parti siamo fuggiti per miracolo a Invorio, a
raccontare tutto ci vuole un libro (ora siamo rimasti in 20)
ma non per questo pieghiamo si va fino all’ultimo, di muni=
zioni non ne abbiamo quasi più, ma fin quando avremo un solo
colpo non ci prenderanno.
Qui siamo vicino a Ghemme ma stanotte dobbiamo pure andar=
cene di qui, dobbiamo attraversare la Sesia, e tutti i ponti
sono controllati, stanotte si lavora di baionetta contro le
sentinelle fasciste.
Ora che siamo agli estremi penso molto alla morte, non mi
fa paura, solo desidererei se ciò dovesse accadere, una pal=
lottola in fronte che non mi faccia soffrir tanto e dirti
ancora una volta che ti voglio tanto bene, e che tu [ti] ricordi
qualche volta di me, perché io penso sempre a te, la tua let=
tera la porto sempre con me e tutti i giorni la leggo.
In sette giorni si e no 3 pasti a base di cavoli raccolti
nei prati e un po’ di pane dato dai contadini che si incon=
trano, (lavarsi) ci pensa il cielo per la nostra pulizia,
(letto i boschi) 3 mesi che non mi cambio, i panni stanno
in piedi da soli, i pidocchi poi non ne parliamo.
Non ho vergogna a dire queste cose, è la verità, siamo par=
tigiani e tutto ciò non ci spaventa, ma se avrò la fortuna
di ritornare a casa qualcuno me la pagherà, voglio vedere
come hanno il cuore questi fascisti, sono belve contro gli
innocenti fucilano, rubano, e quando li prendi loro piango=
no, sono agnelli questi cani.
Scusa un po’ se ti racconto tutto questo è per scaricarmi
un po’ il cuore.
Cara Franca, ti prego di voler salutare tutti gli amici e
i vicini di casa e digli che la paura i partigiani non
sanno cosa sia, i nostri caduti sappiamo vendicarli com=
battendo e non incendiando e massacrando paesi e che forse

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presto verremo a Novara che si prepari per l’entrata un bel
risotto e una caldaia per far bollire i pidocchi, non riusci=
ranno mai a liquidarci tutti Franca spero se ritorno un pre=
mio da te, sì me lo merito (un bacio lungo lungo che duri se
possibile tutta la vita) penso sempre a te e lo so che son
matto ma io ti voglio bene ma non come amica.
Mi vien voglia di piangere, non so, la nostalgia di tornare a
casa a vederti ma tutto ciò è impossibile, tralascio di scri=
vere perché quei cani incominciano la solita musica e per=
ché dobbiamo di nuovo partire.
Arrivederci Franca saluti a Giuliana mamma ed amici ti augu=
ro che sia sempre felice e un bacio da chi sempre ti vuol
bene
Giuseppe

Viva l’Italia Libera
Saluti al Cupolone che di qua lo vedo
L’immagine riproduce la prima pagina della trascrizione a macchina della lettera di Giuseppe Serazzi all’amata Franca, scritta alla macchia, prima della cattura.
L’immagine riproduce la prima pagina della trascrizione a macchina della lettera di Giuseppe Serazzi all’amata Franca, scritta alla macchia, prima della cattura.
L’immagine riproduce la seconda pagina della trascrizione a macchina della lettera di Giuseppe Serazzi all’amata Franca, scritta alla macchia, prima della cattura. In fondo, una breve nota dattiloscritta dal trascrittore fornisce alcuni brevi cenni biografici sul partigiano.
L’immagine riproduce la seconda pagina della trascrizione a macchina della lettera di Giuseppe Serazzi all’amata Franca, scritta alla macchia, prima della cattura.
In fondo, una breve nota dattiloscritta dal trascrittore fornisce alcuni brevi cenni biografici sul partigiano.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Franca,
Località di stesura: Ghemme (NO)
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 9 fasc. 23

Note al documento:
La lettera è stata scritta da Giuseppe Serazzi poco prima (probabilmente qualche giorno) della cattura e della conseguente fucilazione. Nella parte inferiore della seconda pagina c'è una breve nota dattiloscritta sulla vicenda personale del partigiano caduto.