Lettera di Jules Federico Tagliavini (Ermes) a Ione, Dora, madre, nonna, Marietta scritta in data 14-04-1945 da Reggiolo

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Testo:

Tagliavini
Jules
(Federico)
fu Ermes
Luzzara
V.G. Marconi
35

Alla mamma Libera
muoio da comuni
sta cristiano ciao
Ione, ciao Dora
vi ricorderò sempre
bacioni, ciao mamma
ciao nonna
Jules
ciao
Marietta
L’immagine riproduce la fotografia dell’ultima lettera di Jules Federico Tagliavini. L’originale è scritto su di un foglietto di un bloc-notes a quadretti. I dati personali del condannato, come anche la prima parte del messaggio, sono opera probabilmente del cappellano delle Brigate Nere che diede a Tagliavini gli ultimi conforti religiosi.
L’immagine riproduce la fotografia dell’ultima lettera di Jules Federico Tagliavini. L’originale è scritto su di un foglietto di un bloc-notes a quadretti. I dati personali del condannato, come anche la prima parte del messaggio, sono opera probabilmente del cappellano delle Brigate Nere che diede a Tagliavini gli ultimi conforti religiosi.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Ione, Dora, madre, nonna, Marietta, scritta in data 14-04-1945
Località di stesura: Reggiolo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: foto da originale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
Le ultime 4 righe sono scritte a metà foglio, vicino al margine a sinistra. Guerrino Franzini, l’autore del volume Storia della Resistenza reggiana in cui sono riportati i messaggi dei condannati a morte di tale provincia il 14 aprile 1945, afferma che i messaggi originali di Dalai, Franchi Claudio, Iotti, Soragna e Tagliavini furono scritti su «minuscoli foglietti di carta quadrettata da notes, sui quali, oltre alle affrettate parole dei morituri, appaiono i loro dati, vergati da una mano diversa, quasi certamente quella del cappellano della Brigata nera. I biglietti vennero recapitati alle famiglie». La frase “Alla mamma Libera muoio da comunista cristiano” è parsa al curatore di mano diversa. Identici concetti sono espressi a pag. 86 del volume “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, curato da Malvezzi e Pirelli.