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Pietro Bastanzetti



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 42. Nato il 19 agosto 1901 a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Nel 1902 la sua famiglia si trasferisce a Milano, dove rimane fino al 1934, quando, dopo il matrimonio, si trasferisce a Saronno (VA). Di professione operaio, dopo aver conseguito la licenza media inferiore viene assunto presso la fabbrica "Motomeccanica S.p.a." (situata in via dall’Oglio 18, a Milano) e, successivamente, nominato caporeparto. Alla caduta del fascismo, viene scelto per far parte della commissione interna di fabbrica, che diventa un organismo clandestino dopo l’8 settembre 1943. Attivo collaboratore della 114ª Brigata Garibaldi Sap "Paolo Garanzini", Pietro Bastanzetti è tra i principali organizzatori degli scioperi del marzo 1944. Il giorno 17 dello stesso mese tuttavia, viene sorpreso e arrestato dagli agenti dell’U.P.I. (Ufficio Politico di Investigazione della Repubblica sociale italiana) mentre si trova nello stabilimento presso cui lavora. Incarcerato nel penitenziario di San Vittore, il 20 marzo è tradotto a Bergamo, nella caserma del 78º fanteria "Lupi della Toscana", in attesa di essere deportato oltre confine. Malgrado l’offerta fattagli da un operaio di prenderne il posto, Bastanzetti rifiuta e il 5 aprile viene inviato al lager di Mauthausen (in Austria), dove arriva tre giorni dopo. Smistato al sottocampo di Gusen I il 28 aprile, è impiegato nel lavoro forzato all’interno di una fabbrica di aerei. Ammalatosi a causa delle condizioni di prigionia, il 1º giugno viene condotto in infermeria, dalla quale è però allontanato dopo pochi istanti. Si spegnerà il 2 giugno 1944, in circostanze tuttora non chiarite, ed il suo corpo verrà bruciato nel forno crematorio del lager il giorno seguente.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 42 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 19/8/1901
Luogo di nascita Vittorio Veneto
Provincia di nascita Treviso
Residenza Saronno (VA)

Data di morte: 2/6/1944
Nazione di morte: Austria
Luogo di morte: Lager di Gusen I

Titolo di studioLicenza media inferiore
Categoria professionaleOperai
Professione Operaio Caporeparto alla Motomeccanica S.p.A. di Milano.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Deportato
Prima formazione nella Resistenza: luglio 1943 - 17/3/1944
Tipo di reparto: Commissione
Nome del reparto: Commissione interna della Motomeccanica S.p.A. (Milano)
Motivo della deportazione: Attività antifascista
Luogo della deportazione: Lager di Mauthausen, quindi sottocampo di Gusen
Condizione al momento della morte: Deportato
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato in fabbrica dagli agenti dell'U.P.I. (Ufficio Politico di Investigazione della Repubblica sociale italiana) il 17 marzo 1944, Pietro Bastanzetti viene in un primo momento incarcerato nel penitenziario milanese di San Vittore. Il 20 marzo è trasferito a Bergamo, nella caserma del 78° fanteria "Lupi della Toscana", quindi, il 6 aprile 1944, è inviato al Lager di Mauthausen, dove arriva il giorno 8. Smistato al sottocampo di Gusen I dopo venti giorni (28 aprile), muore in circostanze tuttora non chiarite il 2 giugno 1944. Il suo corpo viene bruciato nel forno crematorio del lager il giorno successivo.

BIBLIOGRAFIA

  • Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 260
  • Giuseppe Nigro Fuori dall’officina : la resistenza nel saronnese, Saronno, 2005, pp. 172-179
  • Nino Villa (a cura di) La Resistenza e i saronnesi, [Saronno], Monti, 1995

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Figli, scritta in data 29-03-1944
Località di stesura: Bergamo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: copia fotostatica
La lettera è conservata presso: Carte private di Giancarlo Bastanzetti,

Note al documento:
L'originale del documento è conservato dal figlio di Pietro, Giancarlo Bastanzetti. Nei giorni precedenti a questo messaggio, Pietro Bastanzetti ne compose altri due: il primo alla madre (il 23 marzo), il secondo alla moglie (il 25) marzo.

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