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Paolo De Marchi (Pablos)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Paolo De Marchi, come annotato nello spazio bianco a margine. Di anni 22. Nato il 12 ottobre 1922 a Porto Maurizio (Imperia). Di professione operaio. Milite esente perché riformato alla visita di leva, dopo l’armistizio rimane estraneo alla guerra di liberazione fino al maggio del 1944. Il giorno 20 di quel mese entra ufficialmente nei ranghi del distaccamento comandato da Giovanni Alessio (nome di battaglia "Paletta"), inquadrato nel 1º Battaglione della IV Brigata della 2ª Divisione Garobaldi d’assalto "Felice Cascione", operante nell’Imperiese. Nel giugno del 44 è promosso Caposquadra. La notte del 19 luglio prende parte alla liberazione di alcuni detenuti politici dalle carceri di Oneglia (IM). Il 1º gennaio 1945 è inviato in missione dal suo comandante al cinema Centrale di Imperia. Riconosciuto da un delatore, è arrestato da alcuni elementi dell’U.P.I. (Ufficio politico investigativo). Consegnato alle SS il giorno seguente, De Marchi è incarcerato ad Oneglia e lungamente torturato. Condannato a morte, il 31 gennaio viene selezionato dallo stesso tribunale militare per essere fucilato in rappresaglia all’uccisione di due soldati tedeschi da parte dei partigiani. Nella medesima circostanza viene decretata l’esecuzione anche di Giovanbattista Ansaldo, Ettore Ardigò, Medardo Bertelli, Guglielmo Bosco, Adler Brancaleoni, Matteo Cavallero, Giorgio Cipolla, Giuseppe De Lauro, Carlo Delle Piane, Ernesto Deri, Giacomo Favale, Francesco Garelli, Domenico Garletti, Biagio Giordano, Luigi Guareschi, Santo Manodi, Orlando Noschese, Adolfo Stenca e Vincenzo Varalla. De Marchi viene immediatamente fucilato dalle SS nei pressi della vecchia torre d’avvistamento che sorge sul promontorio di Capo Berta. Assieme a lui sono passati per le armi solo alcuni fra gli altri condannati; i rimanenti verranno giustiziati nei giorni successivi e in luoghi differenti.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 22 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 12/10/1922
Luogo di nascita Porto Maurizio
Provincia di nascita Imperia

Data di morte: 31/1/1945
Luogo di morte: Torre di Capo Berta
Comune di morte: Diano Marina
Provincia di morte: Imperia
Regione di morte:Liguria

Categoria professionaleOperai
Professione Operaio

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Pablos
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 20/5/1944 - gennaio 1945
Tipo di reparto: Distaccamento
Nome del reparto: Distaccamento di Giovanni Alessio (Peletta), del 1º Btg. della 4ª Brg. della 2ª Div. d’assalto Garibaldi Liguria Felice Cascione
Grado conseguito: Caposquadra (dal giugno 1944)
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale delle SS di Imperia
Esecuzione:Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito da una delazione, il 1° gennaio 1945 è arrestato da membri dell'UPI di Imperia durante una missione al cinema Centrale. Consegnato alle SS è rinchiuso nelle carceri di Oneglia e torturato. Condannato a morte, sarà fucilato sulla Torre di Capo Berta (Diano Marina, IM).
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Nel gennaio del 1945 i partigiani catturano due soldati tedeschi sulle colline retrostanti Capo Berta (Diano Marina, Imperia). Il 31 dello stesso mese, alla notizia della morte dei due militi, il tribunale militare speciale decreta l’esecuzione per rappreseglia di Giovanbattista Ansaldo, Ettore Ardigò, Medardo Bertelli, Guglielmo Bosco, Adler Brancaleoni, Matteo Cavallero, Giorgio Cipolla, Giuseppe De Lauro, Carlo Delle Piane, Paolo De Marchi, Ernesto Deri, Giacomo Favale, Francesco Garelli, Domenico Garletti, Biagio Giordano, Luigi Guareschi, Santo Manodi, Orlando Noschese, Adolfo Stenca e Vincenzo Varalla. La maggior parte di costoro viene fucilata dalle SS nei pressi della vecchia torre d’avvistamento che sorge proprio sul promontorio di Capo Berta. Gli altri sono invece giustiziati nei giorni successivi e in luoghi differenti.
Collegamenti:Strage di Torre di Capo Berta , comune di Diano Marina . 31/1/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Ettore Ardigò |

BIBLIOGRAFIA

  • Francesco Biga Storia della Resistenza Imperiese, Farigliano, Amministrazione provinciale di Imperia, 1978, vol. III, p. 584
  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 127
  • Carlo Rubaudo Storia della Resistenza Imperiese, Imperia, Dominici, 1992, vol. II, pp. 287-291 e 526-527

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a genitori (1),
Località di stesura: Carceri di Oneglia
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea - Imperia

Indirizzo web:
http://www.isrecim.it/

Collocazione archivistica:
Archivio, Sezione I, cartella 77

Note al documento:
La lettera è trascritta sul medesimo foglio di quella successiva. Le due sono state molto probabilmente scritte da Paolo De Marchi a breve distanza l'una dall'altra.

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Lettera a genitori (2),
Località di stesura: Carceri di Oneglia
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea - Imperia

Indirizzo web:
http://www.isrecim.it/

Collocazione archivistica:
Archivio, Sezione I, cartella 77

Note al documento:
La lettera è trascritta sul medesimo foglio di quella precedente. Le due sono state molto probabilmente scritte da Paolo De Marchi a breve distanza l'una dall'altra.

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