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Ettore Ardigò (Milan)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Ettore Ardigò. Di anni 24. Nato il 4 dicembre 1920 a Tredossi (Cremona); residente a Cipressa (Imperia). Di professione assistente edile. Sposato e padre di un figlio. Arruolato durante la guerra con il grado di Caporale maggiore di Artiglieria, presta servizio presso la 6ª batteria del 149º Reggimento, dislocato a Lingueglietta (frazione di Cipressa). Dopo l’armistizio, rifiuta di aderire alla Repubblica sociale italiana. Il 5 maggio 1944 entra nelle fila della Resistenza, arruolandosi nella II Divisione d’assalto Garibaldi-Liguria Felice Cascione. Divenuto commissario di un distaccamento della IV Brigata, il 13 dicembre 1944 è sorpreso dalla polizia investigativa fascista a Costarainera (IM). Arrestato, viene rinchiuso nelle carceri di Oneglia. Il 9 gennaio 1945 il tribunale militare lo processa per l’omicidio di Bruno Donati, sindacalista portuale e funzionario della RSI, a cui però Ardigò si professerà sempre estraneo. Condannato a morte, il 31 gennaio viene selezionato dallo stesso tribunale militare per essere fucilato in rappresaglia all’uccisione di due soldati tedeschi da parte dei partigiani. Nella medesima circostanza viene decretata l’esecuzione anche di Giovanbattista Ansaldo, Medardo Bertelli, Guglielmo Bosco, Adler Brancaleoni, Matteo Cavallero, Giorgio Cipolla, Giuseppe De Lauro, Carlo Delle Piane, Paolo De Marchi, Ernesto Deri, Giacomo Favale, Francesco Garelli, Domenico Garletti, Biagio Giordano, Luigi Guareschi, Santo Manodi, Orlando Noschese, Adolfo Stenca e Vincenzo Varalla. Ardigò viene immediatamente fucilato dalle SS nei pressi della vecchia torre d’avvistamento che sorge sul promontorio di Capo Berta. Assieme a lui sono passati per le armi solo alcuni fra gli altri condannati; i rimanenti verranno giustiziati nei giorni successivi e in luoghi differenti.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 24 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 4/12/1920
Luogo di nascita Tredossi
Provincia di nascita Cremona
Residenza Cipressa (IM)

Data di morte: 31/1/1945
Luogo di morte: Torre di Capo Berta
Comune di morte: Diano Marina
Provincia di morte: Imperia
Regione di morte:Liguria

Titolo di studioLicenza media superiore
Categoria professionaleIndustriali, commercianti
Professione Assistente edile
Appartenenza alle Forze armateEsercito
Arma Artiglieria
Reparto tiburio 149° Reggimento
GradoCaporale maggiore della 6a batteria
Località di servizioLingueglietta (IM)

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Milan
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 5/5/1944 - 29/1/1945
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione d'assalto Garibaldi Liguria Felice Cascione 2ª
Grado conseguito: Commissario di distaccamento
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare - Sentenza emessa in data 9/1/1945.
Esecuzione:Nazifascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito da una delazione, è arrestato il 13 dicembre 1944 a Costarainera (IM). Incarcerato ad Oneglia, il 9 gennaio 1945 è condannato a morte con l'accusa di aver ucciso un funzionario portuale della RSI. Il 31 gennaio 1945 sarà fucilato dalle SS per rappresaglia, in località Capo Berta (Diano Marina, Imperia).
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Nel gennaio del 1945 i partigiani catturano due soldati tedeschi sulle colline retrostanti Capo Berta (Diano Marina, Imperia). Il 31 dello stesso mese, alla notizia della morte dei due militi, il tribunale militare speciale decreta l’esecuzione per rappreseglia di Giovanbattista Ansaldo, Ettore Ardigò, Medardo Bertelli, Guglielmo Bosco, Adler Brancaleoni, Matteo Cavallero, Giorgio Cipolla, Giuseppe De Lauro, Carlo Delle Piane, Paolo De Marchi, Ernesto Deri, Giacomo Favale, Francesco Garelli, Domenico Garletti, Biagio Giordano, Luigi Guareschi, Santo Manodi, Orlando Noschese, Adolfo Stenca e Vincenzo Varalla. La maggior parte di costoro viene fucilata dalle SS nei pressi della vecchia torre d’avvistamento che sorge proprio sul promontorio di Capo Berta. Gli altri sono invece giustiziati nei giorni successivi e in luoghi differenti.
Collegamenti:Strage di Torre di Capo Berta , comune di Diano Marina . 31/1/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Paolo De Marchi |

BIBLIOGRAFIA

  • Francesco Biga Storia della Resistenza Imperiese, Farigliano, Amministrazione provinciale di Imperia, 1978, vol. III, p. 487
  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 85-86
  • Carlo Rubaudo Storia della Resistenza Imperiese, Imperia, Dominici, 1992, vol. II, pp. 523-524

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Moglie, scritta in data 13-01-1945
Località di stesura: Carceri di Oneglia
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea - Imperia

Indirizzo web:
http://www.isrecim.it/

Collocazione archivistica:
Archivio, Sezione I, cartella 77


INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI