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Manfredo Bertini (Maber)



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce un primo piano di Manfredo Bertini. Di anni 30, tecnico della fotografia e del montaggio, coniugato con un figlio. Nato nel 1924 a Montecarlo (Lucca). Iscritto all’Università di Pisa, era noto nell’ambiente cinematografico per le sue competenze di tecnico della fotografia e del montaggio. Dopo l’8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori delle prime formazioni partigiane nella zona tra Viareggio e le Alpi Apuane. Ufficiale nelle fila del gruppo «Marcello Garosi» della Divisione Giustizia e Libertà, il 5 marzo 1944, fu arrestato dai fascisti. Riuscito ad evadere, il 10 giugno attraversò le linee del fronte con l’intento di collegarsi agli Alleati. Dopo un corso di addestramento a Brinsidi per entrare a far parte del Servizio Informazioni, il 5 giugno fu paracadutato nel Piacentino con il compito di allestire una base da cui inviare informazioni sulle truppe germaniche e coordinare gli aviolanci. Collegatosi alla 1ª Divisione Giustizia e Libertà «Piacenza», comandata da Fausto Cossu, nell’autunno 1944 inviò frequenti, quanto inutili, richieste di armi pesanti per contrastare i rastrellamenti tedeschi. Quando nella seconda metà di novembre le Divisioni «Turkestan» e «Littorio» iniziarono ad incalzare i partigiani di Cossu, questi si trovavano senza un adeguato armamento per opporre resistenza. Costretti alla ritirata, Manfredo, gravemente malato e impossibilitato a muoversi, preferì togliersi la vita piuttosto che mettere a repentaglio la vita dei compagni. Il 24 novembre 1944, alla base di Pecoraia in Val Tidone, scrisse gli ultimi suoi due messaggi, dopodiché, uscito all’aperto, tolse la spoletta a una bomba a mano che teneva sotto il mento.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 30 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 1914
Luogo di nascita Montecarlo
Provincia di nascita Lucca

Data di morte: 24/11/1944
Comune di morte: Pecorara
Provincia di morte: Piacenza
Regione di morte:Emilia Romagna

Titolo di studioStudi universitari. Iscritto all'Università degli studi di Pisa
Categoria professionaleCulto, professioni e arti liberali
Professione Tecnico della fotografia e del montaggio

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Maber
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - primavera 1944
Tipo di reparto: Gruppo
Nome del reparto: Gruppo Garosi, inquadrato nella Divisione GL operante nella zona Viareggio-Alpi Apuane
Grado conseguito: Ufficiale
Tipo di reparto: Comitato
Nome del reparto: Comitato di liberazione nazionale (Cln) di Viareggio
Terza formazione nella Resistenza: primavera 1944 - 24/11/1944
Tipo di reparto: Struttura militare alleata
Nome del reparto: Struttura militare alleata O.S.S. (Office of Strategic Services)
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Altro
Agente della condanna: Manfredo Bertini si uccise per consentire ai compagni la ritirata.
Descrizione della circostanza della morte: Manfredo Bertini, collegato alla 1a Divisione Giustizia e Libertà «Piacenza», versava in pessime condizioni di salute quando, nella seconda metà di novembre, le Divisioni «Turkestan» e «Littorio» iniziarono ad incalzare il suo gruppo partigiano.
Modalità dell'esecuzione Il 24 novembre 1944, Manfredo Bertini, fortemente debilitato dalla febbre, temendo di impedire ai suoi compagni l'indispensabile ritirata, decise di uccidersi. Si fece saltare in aria con una bomba a mano.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'oro

BIBLIOGRAFIA

  • Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, Milano, La Pietra, 1968, vol. I, p. 297.
  • Francesco Bergamini - Giuliano Bimbi Antifascismo e Resistenza in Versilia, Viareggio, ANPI Versilia, 1983, pp. 187-189.
  • Ginetta Costa - Simone Finardi Memorie del partigiano Gino Bongiorni. La Resistenza in controluce, Piacenza, Ed. Vicolo del Pavone, 1999
  • Mirco Dondi La Resistenza tra unità e conflitto, Milano, Bruno Mondadori, 2004, p. 278.
  • Liborio Guccione Missioni «Rosa»-«Balilla». Resistenza e Alleati, Milano, Vangelista, 1987, pp. 125-128. e pp. 158-165.
  • Giulio Guderzo L’altra guerra, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 437-439 e pp. 456-461.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Fausto Cossu, comandante di Divisione, scritta in data 24-11-1944
Località di stesura: Groppo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: copia digitale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945


» Leggi
Lettera scritta in data 24-11-1944
Località di stesura: Groppo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: copia digitale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945


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