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Bruno Matli



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Bruno Matli. L’archivio Insmli ne conserva una copia digitale nel Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945. Di anni 18. Nato nel 1925 a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). Dopo l’8 settembre 1943 entra a far parte del movimento partigiano nelle fila della "Banda Libertà", con cui partecipa all’insurrezione di Villadossola (8-11 novembre 1943). L’8 dicembre 1943 è fatto prigioniero dai nazisti assieme ad altri 11 compagni di lotta. Processato e condannato dal tribunale di guerra tedesco, è incarcerato a Novara il 27 dicembre. Il giorno successivo è prelevato dalla cella e condotto al Poligono di tiro cittadino, dove viene fucilato assieme ad Ernesto Conti, Guido Falcaro, Osvaldo Giovannone, Giuseppe Giudici, Erminio Marini, Paolo Steffanino e Guido Vivarelli (tutti insorti a Villadossola).

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 18 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 1925
Luogo di nascita Domodossola
Provincia di nascita Verbano-Cusio-Ossola

Data di morte: 28/12/1943
Luogo di morte: Poligono di tiro di Novara
Comune di morte: Novara
Regione di morte:Piemonte


ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Prima formazione nella Resistenza: autunno 1943 - inverno 1943-44
Tipo di reparto: Banda
Nome del reparto: Banda Libertà
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale di guerra tedesco - Sentenza emessa in data 8/12/1943.
Esecuzione:Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato l'8 dicembre 1943 con undici compagni di lotta (assieme ai quali ha partecipato all'insurrezione di Villadossola, dall'8 all'11 novembre 1943), viene condannato a morte dal Tribunale di guerra tedesco. Trasferito il 27 dicembre alle carceri di Novara, viene fucilato il giorno dopo con altri 7 prigionieri.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Alla fine del 1943, il Tribunale di guerra tedesco nella provincia di Novara condanna a morte alcuni partigiani che hanno preso parte all’insurrezione di Villadossola (8-11 novembre 1943). Il 28 dicembre Ernesto Conti, Guido Falcaro, Osvaldo Giovannone, Giuseppe Giudici, Erminio Marini, Bruno Matli, Paolo Steffanino e Guido Vivarelli vengono trasportati al poligono di tiro di Novara ed ivi fucilati. Di tutti loro è stato possibile rintracciare l’ultima lettera, eccetto che per Erminio Marini, il cui scritto è andato purtroppo smarrito.
Collegamenti:Strage di Poligono di Novara, comune di Novara. 28/12/1943
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Ernesto Conti | Guido Falcaro | Osvaldo Giovannone | Giuseppe Giudici | Paolo Steffanino | Guido Vivarelli |

BIBLIOGRAFIA

  • Mauro Begozzi "Non preoccuparti...che muoio innocente". Lettere di resistenti novaresi condannati a morte, Novara, Interlinea Edizioni, 1995, p. 28
  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 175
  • Carlo Squizzi 8.11.43: primi partigiani ossolani e l’insurrezione di Villadossola : (settembre-dicembre 1943), Villadossola, La Pagina, 1989

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Madre,
Località di stesura: Novara
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina



Collocazione bibliografica:
Mauro Begozzi, Non preoccuparti...che muoio innocente. Lettere di resistenti novaresi condannati a morte, Novara, Interlinea Edizioni, 1995

Note al documento:
La lettera autografa è conservata presso i familiari del condannato, che hanno permesso a Carlo Squizzi di farne una trascrizione che egli ha poi fornito a Mauro Begozzi.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI