- L'archivio contiene 1 lettera di Giuseppe Caron
PRESENTAZIONE
Di anni 19. Nato il 13 gennaio 1926 a Nove di Bassano (Vicenza). Residente a Brugine (Padova), dov’è presidente del locale Circolo dell’Azione cattolica Studente iscritto all’ultimo anno dell’Istituto agrario "Bonsignori" di Remedello Sopra (Brescia), ritorna a casa verso la fine del 1944 per prepararsi agli esami. Animato da un forte sentimento antifascista e antitedesco, com’è testimoniato da quanto egli scrive nel suo diario, comincia pian piano ad interessarsi di politica e della guerra che volge ormai al termine. In piena insurrezione generale, il 27 aprile 1945 si reca con il dott. Camillotti ed un altro giovane (tuttora sconosciuto) al Presidio tedesco di Legnaro (PD), allo scopo di negoziarne la resa. Le SS tuttavia li catturano e decidono di fucilarli immediatamente nella piazza del paese. L’esecuzione è evitata dall’intervento del parroco e i tre prigionieri sono trasferiti a Strà (VE). Durante il viaggio, il giovane sconosciuto riesce a darsi alla fuga. Caron e il dott. Camillotti invece sono fucilati il 29 aprile davanti a Villa Pisani (nel comune di Vescovana, Padova). La lettera pubblicata nel database è stata scritta da Giuseppe Caron prima di partire verso Legnaro e rappresenta a tutti gli effetti il suo "Testamento spirituale".
DATI ANAGRAFICI
Età | 19 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 13/1/1926 |
Luogo di nascita | Nove di Bassano |
Provincia di nascita | Vicenza |
Residenza | Brugine (PD) |
Data di morte: | 29/4/1945 |
Luogo di morte: | Villa Pisani |
Comune di morte: | Strà |
Provincia di morte: | Venezia |
Regione di morte: | Veneto |
Titolo di studio | Licenza media inferiore. Iscritto all'ultimo anno dell'Istituto agrario |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Studente |
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Appartenenza politica | Democristiano |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Eccidio |
Descrizione della circostanza della morte: | Il 27 aprile 1945 Giuseppe Caron si unisce a un gruppo di partigiani ed insieme a essi entra nel presidio tedesco di Legnaro per contrattare la resa dei nazisti. Per tutta risposta però le SS arrestano lui, il dottor Camillotti e un altro partigiano. Decisi in un primo momento a fucilarli nella piazza della chiesa, i tedeschi cambiano idea per le insistenze del parroco. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Giuseppe Caron e il dottor Camillotti sono arrestati a Legnaro dalle SS, il 27 aprile 1945. In un primo momento i nazisti decidono di fucilarli davanti alla chiesa, nella piazza del paese. La ferma opposizione del parroco fa slittare l’esecuzione, che avviene ugualmente due giorni dopo, a Villa Pisani. Un terzo partigiano catturato assieme a loro riesce a darsi alla fuga durante il trasferimento a Strà. |
Collegamenti: | Eccidio di Villa Pisani, comune di Strà (Venezia). 29/4/1945 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: |
BIBLIOGRAFIA
- Federazione provinciale Coltivatori diretti Padova Contributo del mondo agricolo padovano alla libertà e alla democrazia 1943-1945, Padova, Tipografia del Seminario, s.d. [1967]
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 330-331
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Tutti, scritta in data 27-04-1945
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
La lettera è stata scritta da Giuseppe Caron prima di unirsi ai partigiani nella missione che gli costerà la vita. L'originale è conservato nelle carte private di Augusto De Lazzari, a Brugine (PD).