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Luigi Capriolo (Sulis)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Luigi Capriolo. Di anni 41. Nato il 18 novembre 1902 a Cinzano (Torino). Di professione operaio con qualifica di tornitore. Cresciuto in uno dei quartieri operai di Torino (Borgo San Paolo), si iscrive al circolo giovanile del PSI di Pozzo Strada. Dopo la scissione del 1921, entra nel Partito Comunista e per questo, nel 1927, viene arrestato e condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato a 7 anni e 6 mesi di reclusione. Scarcerato nel 1932, è arrestato nuovamente per attività antifascista verso la fine del 1933. Ancora condannato a 7 anni di carcere, nel 1937 è inviato al confino, ma solo per pochi mesi. Attivissimo nella lotta contro il regime, nel marzo del 1943 è tra gli organizzatori degli scioperi a Torino. Dopo il 25 luglio diventa dirigente del PCD’I ed allaccia contatti con azionisti e cattolici nel tentativo di unificare il fronte antifascista. L’8 settembre, all’annuncio dell’armistizio, è nel gruppo del Comitato del Fronte Nazionale che si reca a parlamentare con il Generale Rossi Adami, allo scopo di convincerlo a rendere le armi e ad unirsi ai Torinesi nella lotta contro i tedeschi. Tuttavia la missione non ha successo (Rossi Adami, dopo aver rigettato la proposta, aderisce alla RSI) e le truppe germaniche occupano la città. Nei giorni successivi Capriolo si attiva per organizzare le prime bande armate, specialmente in Valle di Susa e Valle di Lanzo. Divenuto ufficiale di collegamento, si occupa del recupero e dello smistamento di armi e vettovaglie. Nell’inverno successivo è catturato dai fascisti mentre si trova a Torino. Riuscito ad evadere, si sposta definitivamente fuori città. Nel febbraio 1944 si unisce alla Brigata Garibaldi in Valle di Lanzo, con il nome di battaglia di Sulis, e ne diventa Commissario politico. Nel mese di aprile assume il medesimo ruolo all’interno della Divisione Garibaldi Langhe, operante tra l’astigiano e il cuneese. Nel luglio del 1944 è di nuovo catturato, ma dai tedeschi. Incarcerato ad Asti, subisce interrogatori e torture da parte delle SS. Il 3 agosto è prelevato dalla sua cella e condotto a Villafranca d’Asti, dov’è impiccato e lasciato appeso per cinque giorni, come monito alla popolazione. Dopo la liberazione gli sono state intitolate vie a Borgo San Paolo (quartiere di Torino) e Parma.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 41 anni
Genere Maschio
Data di nascita 10/11/1902
Luogo di nascita Cinzano
Provincia di nascita Torino
Residenza Torino

Data di morte: 3/8/1944
Luogo di morte: Villafranca d'Asti
Comune di morte: Villafranca d'Asti
Provincia di morte: Asti
Regione di morte:Piemonte

Categoria professionaleOperai
Professione Operaio Operaio tornitore.

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Sulis
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - 17/10/1943
Tipo di reparto: Formazione
Nome del reparto: Formazione partigiana cittadina di Torino
Seconda formazione nella Resistenza: febbraio 1944 - 15/4/1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi Valle di Lanzo
Grado conseguito: Commissario politico
Terza formazione nella Resistenza: 15/4/1944 - 30/8/1944
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione Garibaldi Langhe 6ª
Grado conseguito: Commissario di divisione
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Descrizione della circostanza della morte: Catturato ed evaso, Luigi Capriolo viene nuovamente fatto prigioniero dalle SS nel luglio del 1944. Incarcerato ad Asti, subisce torture ed interrogatori, finbo al 3 agosto, quando è prelevato dalla cella e condotto a Villafranca d'Asti.
Causa della morte: Impiccagione
Modalità dell'esecuzione Impiccato dai nazisti a Villafranca d'Asti e lasciato appeso per cinque giorni come monito alla popolazione.

BIBLIOGRAFIA

  • Martiri ed eroi della nuova Italia. Di fronte alla morte in "Rinascita", Roma, [11] dicembre 1945
  • Mario Avagliano (a cura di) Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2006, p. 398
  • Luigi Capriolo Dalla clandestinita alla lotta armata: diario di Luigi Capriolo, dirigente comunista, 26 luglio-16 ottobre 1943 / a cura e con introduzione di Aldo Agosti e Giulio Sapelli, Torino, Musolini, [1976]
  • Franca Caputo - Giorgio Caputo La speranza ardente. Storia e memoria del movimento studentesco antifascista, Roma, Il Tipografo, 1998, p. 98
  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II p. 731
  • S. E. Peretti-Griva Luigi Capriolo in "Patria indipendente" A. III, n. 22, 21 novembre 1954, p. 2

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Giovanni (il fratello), scritta in data 06-03-1944
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://parri-milano.italia-liberazione.it

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 9 fasc. 23

Note al documento:
La lettera è un lungo racconto di Luigi Capriolo al fratello Giovanni dei suoi mesi nella Resistenza, in cui egli sottolinea e riafferma le proprie convinzioni e le ragioni della sua scelta.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI