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Armando Amprino (Armando)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Armando Amprino, come si nota anche dalla scritta in calce. Di anni 20. Nato il 24 maggio 1925 a Torino, ed ivi residente. Di professione meccanico. Appartenente alla Brigata "Lullo Mongada", della Divisione Autonoma "Sergio De Vitis". Attivo nella zona di Avigliana (Torino), nel maggio del 1944 prende parte ai combattimenti in Valle di Susa. Nel dicembre 1944, mentre si trova alla Barriera di Milano in Torino, è fatto prigioniero da alcuni elementi del RAU (Reparto Arditi ufficiali), che lo conducono immediatamente alla Carceri Nuove di Torino, dov’è detenuto fino al processo. Condannato a morte dal Tribunale Co.Gu. (Contro guerriglia), è fucilato da un plotone di soldati della GNR (Guardia nazionale repubblicana) il 22 dicembre 1944, al poligono di tiro nazionale del Martinetto. Con lui è giustiziato anche Candido Dovis.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 19 anni
Genere Maschio
Data di nascita 24/5/1925
Luogo di nascita Coazze
Provincia di nascita Torino

Data di morte: 22/12/1944
Luogo di morte: Poligono di tiro del Martinetto . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Torino
Regione di morte:Piemonte

Categoria professionaleOperai
Professione Meccanico

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Armando
Tipologia del condannato:Partigiano
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Lullo Mongada, Div. autonoma Sergio De Vitis
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale di Co. Gu. (contro guerriglia) di Torino - Sentenza emessa in data 21/12/1944.
Esecuzione:Fascista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Il Reparto arditi ufficiali (RAU) lo cattura nel dicembre del 1944. Immediatamente è imprigionato nelle Carceri Nuove di Torino, nella stessa cella con Candido Dovis. Il 21 dicembre i due sono condannati a morte dal Tribunale di Contro Guerriglia. La sentenza è eseguita il mattino seguente.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Candido Dovis e Armando Amprino sono condannati a morte il 21 dicembre 1944 dal Tribunale Co.Gu. di Torino. Il mattino successivo, dopo la confessione, sono trasportati su un autocarro al poligono del Martinetto. Qui vengono legati alle sedie e fucilati alla schiena da un plotone della GNR.
Collegamenti:Eccidio di Poligono di tiro del Martinetto, comune di Torino. 22/12/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 90
  • Nicola Adducci - Luciano Boccalatte - Giuliana Minute Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Torino, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, 2003, pp. 175-176
  • Secondo Ercole Testimonianze di Padre Ruggero. Carcere e Resistenza, Torino, Cimitato "Nessun uomo è un'isola", 2005, p. 43
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 11
  • Padre Ruggero [Cipolla] I miei condannati a morte, Torino, Il Punto, 1998
  • COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

    » Leggi
    Lettera a genitori, parenti e amici tutti, scritta in data 22-12-1944
    Località di stesura: Carceri Nuove di Torino
    Stato del documento: copia


    Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

    La lettera è conservata presso:
    Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

    Indirizzo web:
    http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

    Collocazione archivistica:
    Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 4 fasc. 9

    Collocazione bibliografica:
    Padre Ruggero [Cipolla], I miei condannati a morte (Torino, Il Punto, 1998), pp. 28-29

    Note al documento:
    Nella parte alta della trascrizione sono riportati alcuni brevi cenni biografici su Armando Amprino, cancellati a mano con una penna nera.

    INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI