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Stelio Falasca



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 18. Nato il 1º gennaio 1926 a Chieti ed ivi residente. Studente. Dopo l’armistizio entra nel movimento partigiano e si aggrega alla Banda Palombaro, operante nella provincia di Chieti in un’area compresa tra i comuni di Pennadimonte, Fara San Martino e, appunto, Palombaro. Prende parte a numerose azioni, distinguendosi in particolare nei combattimenti del dicembre del 1943. Nel gennaio successivo è però sorpreso a Chieti dalla Banda fascista Fioresi, che lo fa prigioniero. Trattenuto per alcune settimane nel carcere di San Francesco da Paola (CH), subisce interrogatori e torture. Il 10 febbraio 1944, nella sede del Municipio di Chieti, il Tribunale militare tedesco lo processa assieme ai partigiani Nicola Cavorso, Pietro Cappelletti, Massimo Beniamino Di Matteo, Raffaele Di Natale, Floriano Finore, Alfredo, Aldo e Guido Grifone, Vittorio Mannelli, Giovanni Potenza e Aldo Sebastiani. Finore, Guido Grifone e Potenza vengono graziati e la loro pena è commutata in ergastolo. Falasca e gli altri nove imputati sono invece condannati a morte e fucilati il giorno seguente alla Pineta di Pescara, ad opera di un plotone composto da militi dell’esercito tedesco.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 18 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 1/1/1926
Luogo di nascita Chieti
Residenza Chieti

Data di morte: 11/2/1944
Luogo di morte: Pineta di Pescara
Comune di morte: Pescara
Regione di morte:Abruzzo

Titolo di studioLicenza media inferiore
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - 11/2/1944
Tipo di reparto: Banda
Nome del reparto: Banda Palombaro
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare tedesco di Chieti - Sentenza emessa in data 10/2/1944.
Esecuzione:Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: La Banda fascista Fioresi lo fa prigioniero a Chieti nel gennaio 1944. Per alcune settimane Falasca è trattenuto in carcere, a San Francesco da Paola (CH), dove subisce numerose torture. Il 10 febbraio è processato con altri partigiani nel Municipio di Chieti, dal Tribunale militare tedesco. Condannato a morte, sarà fucilato il giorno dopo, a Pescara.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione E’ il 10 febbraio 1944 quando il Tribunale militare tedesco condanna a morte i partigiani Nicola Cavorso, Pietro Cappelletti, Massimo Beniamino Di Matteo, Raffaele Di Natale, Stelio Falasca, Floriano Finore, Alfredo, Aldo e Guido Grifone, Vittorio Mannelli, Giovanni Potenza e Aldo Sebastiani. Finore, Guido Grifone e Potenza vengono graziati e la loro pena commutata in ergastolo. Gli altri 9 invece vengono fucilati il giorno seguente, 11 febbraio, alla Pineta di Pescara, ad opera di un plotone d’esecuzione composto da militi tedeschi.
Collegamenti:Strage di Pineta di Pescara, comune di Pescara (Pescara). 11/2/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II p. 39
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 101-102

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Padre, scritta in data 10-02-1944
Località di stesura: Chieti
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 16


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