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Eraclio Cappannini



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 20. Nato l’8 gennaio 1924 a Jesi (Ancona). Studente. Figlio di un operaio comunista, in gioventù Eraclio frequenta le organizzazioni fasciste. Diplomatosi all’Istituto industriale di Foligno (Perugia), è chiamato a prestare il servizio di leva nel 14º Reggimento compagnia marconisti, a Belluno. Dopo l’armistizio, sfugge alla cattura da parte dei tedeschi e ritorna a casa. Nonostante il bando di reclutamento, rifiuta l’adesione alla Rsi e, nel novembre 1943, entra nelle fila della 5ª Brigata Garibaldi (attiva nella zona di Ancona), di cui diventa presto Capo di Stato Maggiore. Nel gennaio 1944 prende parte ai combattimenti a Serra San Quirico; nell’aprile 1944 invece partecipa attivamente agli scontri nei pressi di Cabernardi. Con i suoi uomini, organizza e mette in pratica il sabotaggio dei macchinari dello stabilimento della Snia Viscosa di Arcevia, utilizzato fino a quel momento dai nazisti. All’alba del 4 maggio 1944 è catturato in un imboscata, probabilmente a causa di una delazione. Cornelio Ciarmatori, a pag. 152 del volume "Arcevia e la sua valle nella Resistenza", ricostruisce così l’episodio: "Intanto sulla strada di Avacelli dove c’erano Cappannini, Miletti, Lattieri, Rossi e due slavi transitano due camions tedeschi. Cappannini si porta sulla strada e, non sapendo che erano avanguardie di una colonna, intima l’alt. I due camions si fermano ma ci saranno solo due autisti e non farà in tempo nemmeno a disarmarli perché sarà circondato col suo gruppo proprio dai tedeschi che poche centinaia di metri prima erano scesi per prenderli alle spalle. Poi sopraggiungeranno anche altri camions. I giovani Cappannini, Lattieri, Miletti e Rossi che erano saltati sulla strad, caduti nell’imboscata furono presi prigionieri ed i due slavi Porsi e Juragan, che erano stati lasciati oltre la siepe, riuscirono a dileguarsi e a ricongiugersi al gruppo.". Incarcerato ad Arcevia, Eraclio Cappannini è fucilato senza processo il giorno successivo (5 maggio 1944) sotto le mura della cittadina. Assieme a lui vengono giustiziati anche Giuseppe Lattieri, Giuseppe Miletti, Marino Patrignani e Dealdo Scipioni. Dopo la liberazione, a Cappannini è stata conferita la Medaglia d’argento al valor militare e alla memoria.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 20 anni
Genere Maschio
Data di nascita 8/1/1924
Luogo di nascita Jesi
Provincia di nascita Ancona

Data di morte: 5/5/1944
Luogo di morte: Mura cittadine di Arcevia
Comune di morte: Arcevia
Provincia di morte: Ancona
Regione di morte:Marche

Titolo di studioLicenza media superiore. Istituto industriale
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: novembre 1943 - 5/5/1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi 5ª
Grado conseguito: Capo di Stato Maggiore
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito probabilmente da una delazione, Eraclio Cappannini è catturato dai tedeschi la mattina del 4 maggio 1944. Sarà fucilato ad Arcevia il giorno seguente, sotto le mura cittadine.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione All’alba del 4 maggio 1944 Eraclio Cappannini, Giuseppe Latieri, Giuseppe Milletti, Marino Patrignani e Dealdo Scipioni vengono catturati dai tedeschi. Trasferiti ad Arcevia, sono giustiziati mediante fucilazione il giorno dopo (5 maggio), sotto le mura della cittadina.
Collegamenti:Strage di Mura cittadine di Arcevia, comune di Arcevia (Ancona). 5/5/1944
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 165
  • Mario Avagliano (a cura di) Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2006, pp. 11-12 e 397-398
  • A. Cascia Il fiore del partigiano. Ricordo di Eraclio Cappannini in "jesielasuavalle" n. 10, 1998, p. 22
  • Cornelio Ciarmatori Arcevia e la sua valle nella Resistenza, Jesi, Arti grafiche Jesine, pp. 153-155
  • Ruggero Giacomini - Stefania Pallunto (a cura di) Guerra di Resistenza. Le Marche dal fascismo alla liberazione, Ancona, Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, 1997, p. 204
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 67

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a familiari, scritta in data 05-05-1944
Località di stesura: Arcevia
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
L'originale è stata scritta da Cappannini su un foglietto raccolto prima della fucilazione ed abbandonato durante il tragitto verso il luogo dell'esecuzione.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI