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Giovanni Bono (Giovanni)



PRESENTAZIONE

La foto è tratta dall’estratto di una pagina di un quotidiano non identificato. Un’altra foto di Giovanni Bono, leggermente diversa da questa, è conservata presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Torino. Di anni 23. Nato nel 1922 a Torino. Di professione meccanico modellista. Dal 28 settembre al 1º ottobre 1943 combatte i tedeschi durante l’insurrezione di Napoli. Successivamente viene aggregato alla missione ORI (Organizzazione Resistenza italiana), nel marzo 1944 (il giorno 16 per l’esattezza) viene paracadutato nel Nord-Italia. Atterrato sul Mottarone, si arruola nelle fila della Brigata GL Stefanoni, che opera nella zona. Successivamente è trasferito alla Divisione GL Orobica, dislocata in Val Brembana (Bergamo). In entrambe le formazioni il suo compito principale è quello di fungere da radiotelegrafista per conto del Clnai (Comitato di liberazione nazionale Alta Italia). Rastrellato e ferito dai nazisti il 15 marzo 1945, è trasportato in barella a Valbondione dov’è prima torturato e poi fucilato nella piazza del paese, assieme al compagno Aldo Campanella.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 23 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 1922
Luogo di nascita Torino

Data di morte: 15/3/1945
Luogo di morte: Piazzetta di Valbondione
Comune di morte: Valbondione
Provincia di morte: Bergamo
Regione di morte:Lombardia

Categoria professionaleOperai
Professione Meccanico Meccanico modellista.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Giovanni
Tipologia del condannato:Partigiano
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata GL Stefanoni
Grado conseguito: Radiotelegrafista del Clnai
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione GL Orobica
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Partigiano attivo nella liberazione di Napoli, Giovanni Bono è paracadutato nel Nord-Italia a marzo del 1944. Rastrellato e ferito dai nazisti un anno dopo (15 marzo) è condotto in barella a Valbondione dov'è fucilato assieme al compagno Aldo Campanella, nella piazza del paese.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Giovanni Bono e Aldo Campanella vengono rastrellati dai tedeschi nelle valli bergamasche, il 15 marzo 1945. Il giorno stesso sono condotti a Valbondione e fucilati senza processo.
Collegamenti:Eccidio di piazzetta di Valbondione, comune di Valbondione (Bergamo). 15/3/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 52

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a genitori e fidanzata,
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
La lettera è senza data, ma è facile supporre che sia stata scritta il 15 marzo 1945, giorno della cattura e dell'esecuzione di Giovanni Bono.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI