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Umberto Ricci (Napoleone)



PRESENTAZIONE

La presente immagine è tratta da Istituto Comprensivo “F. D’Este” Massa Lombarda, Storia scolpita. Un museo per le vie della città, Cesena, Società Editrice «Il Ponte Vecchio», 2005, p. 70 e ritrae Umberto Ricci in una località montana che non è stato possibile identificare. Non si hanno informazioni sulla data e la circostanza in cui è stata scattata la foto. Di anni 21, studente di ragioneria. Nato a Massa Lombarda il 18 gennaio 1923, sin dai primi mesi del 1943 svolse attività clandestina. Dopo l’8 settembre entrò a far parte della resistenza armata ravennate con il nome di battaglia "Napoleone". Protagonista delle azioni partigiane più significative compiute nel comune di Massa Lombarda, dopo la costituzione della 28ª Brigata GAP "Mario Gordini" venne nominato comandante di Battaglione. Nell’agosto 1944 fu incaricato di operare nella città di Ravenna dove l’attività militare partigiana aveva subito una battuta di arresto. Il 18 agosto si incontrò con una compagna di lotta sul ponte degli Allocchi di Ravenna. La giovane gli indicò il brigatista nero Leonida Bedeschi, detto "Cativeria", il cui nome risultava nella lista dei fascisti ravennati da colpire. Ricci decise di agire immediatamente e con un colpo di pistola lo uccise. Sorpreso da sentinelle tedesche venne tradotto in carcere dove fu a lungo torturato. Durante un interrogatorio riuscì ad evadere ma poi venne nuovamente catturato. La reazione della Brigata Nera di Ravenna fu dura ed esemplare. Nella settimana successiva vennero arrestate, su tutto il territorio della provincia, quasi 400 persone. Il 24 agosto il capo provincia Emilio Grazioli ne condannò a morte 12 tra cui una donna. Il giorno dopo, sul ponte degli Allocchi, Umberto Ricci e Lina Vacchi furono impiccati e gli altri 10 uomini fucilati. La rappresaglia fascista venne ampiamente propagandata come una reazione di "legittima difesa". Il Decreto Presidenziale del 2 maggio 1953 conferisce la Medaglia d’Argento al Valor militare alla memoria di Umberto Ricci con la seguente motivazione: «Giovane studente, ardito ed entusiasta nel combattere per la Liberazione della Patria, coraggioso anzi, temerario in numerose azioni di guerriglia, finiva col cadere in mani nemiche. Riusciva arditamente ad evadere, ma, subito ripreso, veniva lungamente e tormentosamente interrogato. Nulla però rivelava che potesse recare danno al movimento. Dinnanzi alla morte ormai certa e che gli veniva inflitta per impiccagione, manteneva per più giorni, contegno fiero e deciso dando bello esempio di esemplare fermezza».

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 21 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 18/1/1923
Luogo di nascita Massa Lombarda
Provincia di nascita Ravenna
Residenza Massa Lombarda

Data di morte: 25/8/1944
Luogo di morte: Ponte degli Allocchi, ora ponte dei Martiri
Comune di morte: Ravenna
Regione di morte:Emilia Romagna

Titolo di studioLicenza elementare
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente Studente di ragioneria

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Napoleone
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 08/09/1943 - 25/08/1944
Tipo di reparto: Battaglione
Nome del reparto: Battaglione della 28ª Brigata GAP
Grado conseguito: Comandante
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Fascista
Disponibile per rappresaglie:
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Catturato il 18 agosto 1944 dopo aver compiuto un attentato contro la BN Leonida Bedeschi, Umberto Ricci fu recluso nelle prigioni di Ravenna fino al giorno della rappresaglia fascista.
Causa della morte: Impiccagione
Modalità dell'esecuzione Il 25 agosto 1944, per rappresaglia contro l’uccisione della BN Leonida Bedeschi, furono uccisi 12 partigiani tenuti in ostaggio. L’esecuzione avvenne al Ponte degli Allocchi di Ravenna ad opera di membri della BN del capoluogo. Furono fucilati Augusto Graziani, Domenico Di Janni, Michele Pascoli, Raniero Ranieri, Aristodemo Sangiorgi, Valsano Sirilli, Edmondo Toschi, Giordano Valicelli, Pietro Zotti, Mario Montanari, mentre furono impiccati Natalina Vacchi e Umberto Ricci.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'argento assegnata in data 02/05/1953
Collegamenti:Strage di Ponte degli Allocchi, ora ponte dei Martiri, comune di Ravenna. 25/8/1944
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 759
  • Pietro Albonetti - Alessandro Luparini Carte di resistenza e di liberazione: dall’archivio dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Eta Contemporanea in Ravenna e Provincia / a cura di Alessandro Luparini , Ravenna, Longo, 2008
  • Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, p. 269
  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sessi (a cura di) Dizionario della resistenza. Luoghi, formazioni, protagonisti, Torino, Giulio Einaudi, 2001, p. 126 e p. 659.
  • Istituto Comprensivo "F. D’Este" Massa Lombarda Storia scolpita. Un museo per le vie della città, Cesena, Società Editrice «Il Ponte Vecchio», 2005, pp. 70-71
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003
  • Mauro Remondini Il Paese della frutta. Massa Lombarda 1919-1945. Cronache, tra democrazia e fascismo, dal paese che inventò la frutticoltura industriale e conquistò l’Europa, Imola, Grafiche Caleati, 1999, p. 348
  • COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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    Lettera a Genitori e amici, scritta in data 23-08-1944
    Località di stesura: Carcere di Ravenna
    Stato del documento: autografo

    La lettera è conservata presso:
    Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia - Alfonsine

    Indirizzo web:
    http://racine.ra.it/istorico/Index.html

    Collocazione archivistica:
    Fondo 28ª brigata Garibaldi

    Bibliografia:Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, a cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli, da completare perchè non ho a disposizione la I edizione.
    Note al documento:
    Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pp. 270-271) differisce dall'autografo in numerosi punti, benché, per la maggior parte dei casi, si tratti solo di qualche parola. Subito dopo l'incipit "recapitata" è diventato "giunta". All'inizio del periodo successivo invece è stato omesso "Ora". Subito dopo, "provato" è stato cambiato in "passato". Verso la metà della prima facciata è stato omesso "certamente" tra "deve" e "essere", mentre due righe più sotto "sue mani" è diventato "loro mani". Andando ancora due righe più in basso, "scrivere" è stato tramutato in "soffrire". Scendendo di due capoversi, "nella semi-incoscienza” è stato sostituito da “semiincosciente”. Nell'ultima parte della prima facciata, tra le parole “mi presenteranno” e “al pubblico” manca l'espressione “alla presenza”. Poco oltre, alla terzultima riga, non è aggiunto l'aggettivo “intimi” dopo “amici”. Nella seconda facciata infine, tra la 9a e l'11a riga, mancano la parte “Mi sembra un buon uomo. Ho riletto gli appunti di ieri ora continuo.”.

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    Lettera scritta in data 24-08-1944
    Località di stesura: Carcere di Ravenna
    Stato del documento: autografo

    La lettera è conservata presso:
    Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia - Alfonsine

    Indirizzo web:
    http://racine.ra.it/istorico/Index.html

    Collocazione archivistica:
    AISRRA, fondo 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini, b. C/XLV, fasc. h, f. 10; lettera manoscritta di Umberto Ricci del 24 agosto 1944.

    Bibliografia:Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana : 8 settembre 1943-25 aprile 1945, a cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli, da completare perchè non ho a disposizione la I edizione.
    Note al documento:
    Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pp. 271-272) differisce dall'autografo in un paio di punti: alla prima riga, è stato omesso il termine "passati" tra "ormai" e "6 giorni"; verso la metà della prima facciata invece non compare "si" nella frase "ma se non si arriva a portare la massa".

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