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Bruno Parmesan (Venezia)



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 19. Nato il 14 aprile 1925 a Venezia; residente a Porto Marghera (VE). Di professione meccanico tornitore. Dopo l’armistiziosi collega coi partigiani ed entra a far parte del Battaglione Val Meduna, inquadrato nella 4ª Brigata della 1ª Divisione Osoppo-Friuli. Tradito da una delazione, è catturato dalle Brigate Nere a Meduno (Udine), nel gennaio 1945. Processato e condannato a morte dal tribunale militare territoriale tedesco il 2 febbraio, il giorno 11 dello stesso mese è condotto al cimitero di Udine con Carlo, Michele, Osvaldo e Reno Bernardon, Antonio Chinese, Pietro Dorigo, Attilio Giordano, Luigi Klede, Lino Iuri, Fernando Lovisa, Francesco Lovisa, Gesuino Manca, Fortunato Maraldo, Giovanni Maroelli, Osvaldo Petrucco, Vincenzo Pontello, Luciano Pradolin, Renzo Serena, Renato Stabile, Adelchi Tommaso, Gino Zambon e Giovanni Zambon. Qui, alle ore 6 del mattino, i 23 prigionieri vengono fucilati da un plotone d’esecuzione composto da militi fascisti.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 19 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 14/4/1925
Luogo di nascita Venezia
Residenza Porto Marghera

Data di morte: 11/2/1945
Luogo di morte: Cimitero di Udine . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Udine
Regione di morte:Friuli Venezia Giulia

Titolo di studioLicenza media inferiore. II classe istituto tecnico superiore
Categoria professionaleOperai
Professione Meccanico Meccanico tornitore.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Venezia
Tipologia del condannato:Partigiano
Tipo di reparto: Battaglione
Nome del reparto: Battaglione Val Meduna, 4ª Brg., 1ª Div. Osoppo-Friuli
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare territoriale tedesco di Udine - Sentenza emessa in data 2/2/1945.
Esecuzione:Nazifascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito da una delazione, è catturato dalle Brigate Nere a Meduno (Udine), durante il mese di gennaio del 1945. Processato il 2 febbraio dal Tribunale militare territoriale tedesco, viene fucilato al Cimitero di Udine il giorno 11, assieme ad altri 22 partigiani.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione L’11 febbraio 1945, alle ore 6 del mattino, Carlo, Michele, Osvaldo e Reno Bernardon, Antonio Chinese, Pietro Dorigo, Attilio Giordano, Luigi Klede, Lino Iuri, Fernando Lovisa, Francesco Lovisa, Gesuino Manca, Fortunato Maraldo, Giovanni Maroelli, Bruno Parmesan, Osvaldo Petrucco, Vincenzo Pontello, Luciano Pradolin, Renzo Serena, Renato Stabile, Adelchi Tommaso, Gino e Giovanni Zambon vengono condotti al cimitero di Udine e fucilati contro il muro dello stesso, da un plotone d’esecuzione fascista.
Collegamenti:Strage di Cimitero di Udine , comune di Udine . 11/2/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Attilio Venicio Giordano | Gesuino Manca | Luciano Pradolin |

BIBLIOGRAFIA

  • Umberto Dinelli Rosso sulla laguna. La guerra partigiana in Venezia e provincia, Udine, Del Bianco, 1970, p. 128
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 233-234

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Padre, familiari e parenti, scritta in data 10-02-1945
Località di stesura: Udine
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13

Note al documento:
Nella parte superiore della prima pagina del documento vi sono alcuni brevi cenni biografici su Bruno Parmesan cancellati con una riga ondulata tracciata a mano, in penna nera. Anche la firma finale è cancellata e riscritta nel medesimo modo.

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