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Ludovico Ticchioni (Tredicino)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Ludovico Ticchioni a cavallo. Di anni 17, studente, celibe. Nato il 16 aprile 1927 a Mestre (Venezia) e residente a Ferrara. Iscritto al liceo classico della città, dopo l’8 settembre 1943 si sentì profondamente deluso dalla RSI. Deciso ad arruolarsi nell’esercito monarchico in cui il padre era al comando della Brigata «Friuli», nell’autunno del 1943 si mise in contatto con il CLN ferrarese. A metà novembre, per i suoi ideali filo monarchici e liberal-democratici, rischiò di essere incluso tra le vittime della rappresaglia contro l’uccisione del segretario federale Ghisellini, ma l’intervento del questore Poli, amico di famiglia, lo salvò. Nel febbraio 1944 la madre decise di sfollare a Ponte Giglioli Serravalle (frazione di Berra, in provincia di Ferrara) con i figli. Nell’estate successiva Ludovico entrò nelle fila del gruppo comandato da Olao Pivari, della 35º Brigata Garibaldi «Bruno Rizzieri». Partecipò a diverse azioni ma dovette rientrare in famiglia quando la formazione partigiana si sciolse per le continue indagini dell’UPI. Fu catturato il 27 dicembre e sottoposto a interrogatori. Ancora minorenne, fu ucciso il 14 febbraio 1945 insieme al coetaneo Gino Villa. Secondo la versione ufficiale i due giovani furono uccisi in seguito a un tentativo di fuga, ma la ricostruzione della dinamica degli eventi prova che si trattò di un sotterfugio per evitare il processo. Ticchioni e Villa, essendo minorenni, non avrebbero potuto essere condannati a morte. Gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor militare alla memoria.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 17 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 16/4/1927
Luogo di nascita Mestre
Provincia di nascita Venezia
Residenza Ferrara

Data di morte: 14/2/1945
Luogo di morte: Piazza di Codigoro
Comune di morte: Codigoro
Provincia di morte: Ferrara
Regione di morte:Emilia Romagna

Titolo di studioLicenza media inferiore. Liceo classico
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente Studente di liceo classico

Appartenenza politicaMonarchico

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Tredicino
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: ottobre 1943 - febbraio 1944
Tipo di reparto: Comitato
Nome del reparto: Comitato di liberazione nazionale (Cln) di Ferrara
Seconda formazione nella Resistenza: luglio 1944 - 14/2/1945
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi Bruno Rizzieri 35ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Fascista
Disponibile per rappresaglie:
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato il 27 dicembre 1944 perchè sospettato di partecipare alla Resistenza, fu tenuto in carcere per 49 giorni fino al giorno dell'uccisione.
Causa della morte: Colpo di pistola
Modalità dell'esecuzione Il 14 febbraio 1945 Ludovico Ticchioni e Gino Villa (Volpino) furono uccisi verso le 3 di notte nella piazza di Codigoro da membri della Brigata Nera. Secondo la versione ufficiale i due prigionieri sarebbero stati uccisi mentre tentavano la fuga ma dagli accertamenti post mortem, si sospettò l’attuazione di una esecuzione sommaria.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'oro
Collegamenti:Eccidio di piazza di Codigoro, comune di Codigoro (Ferrara). 14/2/1945
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Antonio D’Ormea Ludovico Ticchioni in "Rassegna di studi psichiatrici" vol. XXXIII, fasc. 3, Siena, luglio-dicembre 1944
  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 224-225
  • Davide Guarnieri Ludovico Ticchioni, un liceale partigiano, Ferrara, Quaderni del Liceo classico «Ariosto», 1998
  • Pasquale Modestino In memoria di Ludovico Ticchioni in "Annali del Liceo-ginnasio Ariosto", Ferrara, 1974, pp. 13-20

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera scritta in data 17-01-1945
Località di stesura: Carcere
Stato del documento: autografo


La lettera è conservata presso: Carte familiari, Carla Ticchioni, Ferrara , Ferrara

Note al documento:
Il documento non è una vera e propria lettera bensì il messaggio scritto da Ludovico Ticchioni sulla pagina del 17 gennaio 1944 dell'agenda di cui disponeva in carcere.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI