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Jules Federico Tagliavini (Ermes)



PRESENTAZIONE

L’immagine propone un primo piano di Jules Federico Tagliavini. Di anni 22, idraulico. Nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 29 aprile 1923, qui residente, date le precarie condizioni economiche della famiglia dovette ben presto avviarsi al mondo del lavoro. Chiamato alle armi, fu arruolato nel III Reggimento del Genio Artieri. Dopo l’8 settembre 1943 disertò fuggendo da un convoglio militare. Rifugiatosi per un certo periodo in una cascina piemontese che ospitava mondine luzzaresi, decise poi di ritornare al proprio paese. Il 15 agosto 1944 entrò ufficialmente nelle fila della 77ª Brigata S.A.P. operante tra la via Emilia e il Po. Quando all’alba del 12 aprile 1945 Luzzara fu accerchiata dalla BN «Pappalardo» e da altre fatte affluire nel Reggiano, anche Tagliavini rimase intrappolato nel rastrellamento. Condotto alle scuole di Reggiolo, fu interrogato e torturato. Non avendo fornito informazioni utili ai brigatisti, il giorno successivo fu condotto, insieme ad alcuni compagni di lotta sorpresi come lui dal rastrellamento, presso le mura del cimitero di Reggiolo e costretto a scavare la propria fossa. Il 14 aprile fu fucilato da un plotone di BN insieme a Celestino Iotti, Enzo Dalai, Claudio Franchi, Lino Soragna, Walter Compagnoni e Balilla Nodolini.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 21 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 29/4/1923
Luogo di nascita Luzzara
Provincia di nascita Reggio Emilia
Residenza Luzzara

Data di morte: 14/4/1945
Luogo di morte: Muro di cinta del cimitero di Reggiolo
Comune di morte: Reggiolo
Provincia di morte: Reggio Emilia
Regione di morte:Emilia Romagna

Categoria professionaleOperai
Professione Idraulico
Appartenenza alle Forze armateEsercito
Arma Genio
Reparto tiburio III Reggimento del Genio Artieri

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Ermes
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 15/08/1944 - aprile 1945
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata SAP 77ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Esecuzione:Fascista
Tipo di esecuzione: Fascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Appartenente a un distaccamento con sede a Luzzara della 77ma Brigata S.A.P., attiva fra la via Emilia e il Po, fu catturato il 12 aprile 1945 con circa sessanta abitanti di Luzzara in seguito ad un rastrellamento condotto dalla Brigata Nera. Il giorno seguente fu condotto, insieme ai compagni di lotta con cui era stato catturato, presso le mura del cimitero di Reggiolo e costretto a scavare la propria fossa. Ricondotto nella suola-carcere, fu poi orribilmente torturato.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Catturati il 12 aprile 1945 in seguito a un rastrellamento, sottoposti a interrogatori e torture, Celestino Iotti, Enzo Dalai, Claudio Franchi, Lino Soragna, Jules Federico Tagliavini, Walter Compagnoni e Balilla Nodolini furono fucilati presso il muro di cinta del cimitero di Reggiolo da un plotone di BN.
Collegamenti:Strage di Muro di cinta del cimitero di Reggiolo, comune di Reggiolo (Reggio-Emilia). 14/4/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Enzo Dalai | Claudio Franchi | Celestino Iotti | Lino Soragna |

BIBLIOGRAFIA

  • Albo d’oro dei partigiani della provincia di Reggio Emilia caduti nella guerra di Liberazione, Reggio Emilia, A.N.P.I., 1950, p. 161.
  • Guerrino Franzini Storia della Resistenza reggiana, Reggio Emilia, Nuova Futurgraf, 1995 (quarta ed.), p. 688, pp. 861-862.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Ione, Dora, madre, nonna, Marietta, scritta in data 14-04-1945
Località di stesura: Reggiolo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: foto da originale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
Le ultime 4 righe sono scritte a metà foglio, vicino al margine a sinistra. Guerrino Franzini, l’autore del volume Storia della Resistenza reggiana in cui sono riportati i messaggi dei condannati a morte di tale provincia il 14 aprile 1945, afferma che i messaggi originali di Dalai, Franchi Claudio, Iotti, Soragna e Tagliavini furono scritti su «minuscoli foglietti di carta quadrettata da notes, sui quali, oltre alle affrettate parole dei morituri, appaiono i loro dati, vergati da una mano diversa, quasi certamente quella del cappellano della Brigata nera. I biglietti vennero recapitati alle famiglie». La frase “Alla mamma Libera muoio da comunista cristiano” è parsa al curatore di mano diversa. Identici concetti sono espressi a pag. 86 del volume “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, curato da Malvezzi e Pirelli.

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