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Ivo Lambruschi



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce un primo piano di Ivo Lambruschi. Di anni 22, macellaio. Nato a Campegine (Reggio Emilia) il 23 ottobre 1924, qui residente, vi conseguì la licenza elementare. Dopo aver risposto al bando fascista di chiamata alle armi, disertò unendosi l’8 gennaio 1944 alla 36ª Brigata Garibaldi "Alessandro Bianconcini". Durante la battaglia di Capanna Marcone (Firenze) del 16 agosto (secondo altre fonti il 10 agosto), non avendo udito l’ordine di ripiegamento si portò sul crinale del monte da cui scorse il compagno di lotta Nello Battilani gravemente ferito. Deciso a soccorrerlo, fu catturato da una pattuglia tedesca in perlustrazione. Tradotto nella sede del comando tedesco in località Moscheta (Firenze), fu sottoposto a interrogatori e seviziato fino al 20 agosto (secondo altre fonti il 22 o 27), giorno in cui fu fucilato da un plotone tedesco. E’ stato riconosciuto partigiano dall’8 gennaio 1944 al 27 agosto 1944.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 19 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 23/10/1924
Luogo di nascita Campegine
Provincia di nascita Reggio Emilia
Residenza Campegine

Data di morte: 20/8/1944
Luogo di morte: Fonte Coloreta di Moscheta
Comune di morte: Firenzuola
Provincia di morte: Firenze
Regione di morte:Toscana

Titolo di studioLicenza elementare
Categoria professionaleIndustriali, commercianti
Professione Macellaio
Appartenenza alle Forze armateEsercito

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 2/1/1944 - 27/8/1944
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi 36ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Esecuzione:Nazista
Tipo di esecuzione: Nazista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Il 16 agosto (secondo altre fonti il 10 agosto), dopo un violento scontro tra la sua compagnia e un reparto tedesco in località Capanno Marcone in provincia di Firenze, Lambruschi cercò di soccorrere il compagno Nello Battilani, gravemente ferito. Non volendolo abbandonare fu catturato e condotta alla sede del comando tedesco in località Mocheta. Dopo essere stato seviziato, fu ucciso da un plotone tedesco.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Fucilato da un plotone tedesco. La data della fucilazione non è certa, alcune fonti indicano il 20 agosto, altre il 22 e altre ancora il 27.

BIBLIOGRAFIA

  • Alessandro Albertazzi - Luigi Arbizzani - Nazario Sauro Onofri Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945). Dizionario biografico. Volume III, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1986, p. 387.
  • Amministrazione Provinciale di Firenze, Istituto Storico della Resistenza in Toscana Le stragi nazifasciste a Firenze e provincia. Trasmettere la memoria. Catalogo della mostra fotografica, Firenze, PuntoStampa, 2003 (II ed.), p. 29.
  • Guerrino Franzini Storia della Resistenza reggiana, Reggio Emilia, Nuova Futurgraf, 1995 (quarta ed.), p. 863.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Madre,
Località di stesura: Comando tedesco di Moscheta
Stato del documento: copia



Collocazione bibliografica:
Guerrino Franzini, Storia della Resistenza reggiana, Reggio Emilia, Nuova Futurgraf, 1995 (quarta ed.), p. 863.

Note al documento:
A pag. 863 del volume “Storia della Resistenza reggiana” (a cura di Guerrino Franzini, Reggio Emilia, Nuova Futurgraf, 1995), è scritto, nella breve nota che precede il messaggio: “Egli riuscì a scrivere, poco prima della morte, un biglietto che fu recapitato molto più tardi alla famiglia”.

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