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Enzo Dalai (Folletto)



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce il primo piano di Enzo Dalai. Di anni 23, contadino. Nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 13 aprile 1922 da una famiglia di umili condizioni, frequentò la Scuola elementare fino a quando, ancora bambino, non dovette abbandonarla per aiutare il padre nella bottega di fabbro. Quando anni dopo il padre riuscì ad ottenere a mezzadria un pezzo di bosco, Enzo iniziò a lavorare come contadino. Scoppiata la guerra, nonostante fosse stato riconosciuto inabile al servizio militare attivo, fu comunque chiamato per servizi sedentari da svolgersi a Bologna, dove rimase fino all’8 settembre 1943. Fuggito dopo l’armistizio insieme ad altri commilitoni, rientrò a Luzzara dove riprese il lavoro fino a quando non fu obbligato a prendere servizio nell’organizzazione Todt. Il 15 settembre 1944 entrò ufficialmente nelle fila della 77ª Brigata S.A.P. operante tra la via Emilia e il Po, ma conservò la copertura fornitagli dall’impiego presso la Todt. All’alba del 12 aprile 1945, Luzzara fu accerchiata dalla BN «Pappalardo» e da altre fatte affluire nel Reggiano. Il rastrellamento portò alla cattura di circa sessanta abitanti tra i quali Dalai che si era rifugiato in casa. Condotto alle scuole di Reggiolo, fu interrogato e torturato. Non avendo fornito informazioni utili ai brigatisti, il giorno successivo fu condotto, insieme ad alcuni compagni di lotta sorpresi come lui dal rastrellamento, presso le mura del cimitero di Reggiolo e costretto a scavare la propria fossa. Il 14 aprile fu fucilato da un plotone di BN insieme a Celestino Iotti, Claudio Franchi, Lino Soragna, Jules Federico Tagliavini, Walter Compagnoni e Balilla Nodolini.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 23 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 13/4/1922
Luogo di nascita Luzzara
Provincia di nascita Reggio Emilia
Residenza Luzzara

Data di morte: 14/4/1945
Luogo di morte: Muro di cinta del cimitero di Reggiolo
Comune di morte: Reggiolo
Provincia di morte: Reggio Emilia
Regione di morte:Emilia Romagna

Categoria professionaleAgricoltori di ogni specie
Professione Contadino
Appartenenza alle Forze armateEsercito
Località di servizioBologna

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Folletto
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 15/09/1944 - aprile 1945
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata SAP 77ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Fascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Appartenente a un distaccamento con sede a Luzzara della 77ma Brigata S.A.P., attiva fra la via Emilia e il Po, fu catturato il 12 aprile 1945 con circa sessanta abitanti di Luzzara in seguito ad un rastrellamento condotto dalla Brigata Nera. Il giorno seguente fu condotto, insieme ai compagni di lotta con cui era stato catturato, presso le mura del cimitero di Reggiolo e costretto a scavare la propria fossa. Ricondotto nella suola-carcere, fu poi orribilmente torturato.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Catturati il 12 aprile 1945 in seguito a un rastrellamento, sottoposti a interrogatori e torture, Celestino Iotti, Enzo Dalai, Claudio Franchi, Lino Soragna, Jules Federico Tagliavini, Walter Compagnoni e Balilla Nodolini furono fucilati presso il muro di cinta del cimitero di Reggiolo da un plotone di BN.
Collegamenti:Strage di Muro di cinta del cimitero di Reggiolo, comune di Reggiolo (Reggio-Emilia). 14/4/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Claudio Franchi | Celestino Iotti | Lino Soragna | Jules Federico Tagliavini |

BIBLIOGRAFIA

  • Albo d’oro dei partigiani della provincia di Reggio Emilia caduti nella guerra di Liberazione, Reggio Emilia, A.N.P.I., 1950, p. 161.
  • Guerrino Franzini Storia della Resistenza reggiana, Reggio Emilia, Nuova Futurgraf, 1995 (quarta ed.), p. 421, p. 688, pp. 861-862.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Parenti e compaesani, scritta in data 14-04-1945
Località di stesura: Reggiolo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: foto da originale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
Guerrino Franzini, l’autore del volume Storia della Resistenza reggiana in cui sono riportati i messaggi dei condannati a morte di tale provincia il 14 aprile 1945, afferma che i messaggi originali di Dalai, Franchi Claudio, Iotti, Soragna e Tagliavini furono scritti su «minuscoli foglietti di carta quadrettata da notes, sui quali, oltre alle affrettate parole dei morituri, appaiono i loro dati, vergati da una mano diversa, quasi certamente quella del cappellano della Brigata nera. I biglietti vennero recapitati alle famiglie». Anche la frase “di bontà ed una pace eterna” è parsa al curatore di mano diversa. Identici concetti sono espressi a pag. 86 del volume “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, curato da Malvezzi e Pirelli.

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